Dai miniescavatori alle vendemmiatrici, passando per i trattori tradizionali e quelli cingolati. New Holland è l’unico costruttore operante nel settore della meccanizzazione agricola in grado di supportare le aziende vitivinicole con una full line di soluzioni che parte dalla preparazione iniziale degli impianti per arrivare fino ai mezzi di raccolta abbracciando di conseguenza tutte le fasi operative del settore. Ecco l’offerta di New Holland per la viticoltura.
Viticoltura New Holland: larghi, stretti e superstretti
Clou dell’offerta sono ovviamente i trattori specialistici tradizionali e cingolati, con i primi proposti nell’ambito della serie “T4 N/F/V” e i secondi inquadrati nella famiglia “Tk4 N/F/V”. In entrambi i casi le sigle fanno riferimento alle larghezze minime di lavoro che nel caso degli “F” stallano al di sotto dei 147 centimetri proponendo mezzi fruibili anche quali aziendali compatti, nel caso degli “N” scendono a 133 centimetri orientando le macchine alle coltivazioni strette e chiudono con i 117 centimetri dei “V” che puntano a operare nei frutteti super stretti.
Lo stesso vale per i cingolati con la differenza che le larghezze minime fuori tutto sono più contenute risultando di 140 centimetri per gli “F”, di 130 centimetri per gli “N” e di 115 per i “V”. All’insieme di tali mezzi, che nel loro insieme coprono un range di potenze comprese fra i 75 e i 120 cavalli, si aggiungono poi quelli facenti capo alla famiglia “Bassotto” costituita da trattori tradizionali open a profilo ribassato, macchine ” concepite per rispondere alle esigenze di chi deve operare nell’ambito di coltivazioni a chioma bassa. Vantano infatti altezze dei cofani di soli 135 centimetri e ciò, abbinato alla possibilità di abbattere agevolmente e rapidamente l’arco di sicurezza permette loro di muoversi senza dar luogo a danni tra vegetazioni pendenti o all’interno di strutture murarie ribassate.
Oltre 40 modelli in gamma New Holland per la viticoltura
All’atto pratico un’offerta costituita da una quarantina di modelli, tutti ampiamente personalizzabili in base alle esigenze di ogni utilizzatore e tutti mossi da motori quattro cilindri Fpt Industrialfacenti capo alle serie “F34” o “F36” a seconda della potenza erogata. I primi sono dei tre litri e 400 centimetri cubi con distribuzioni a due valvole per cilindro emissionati in stage V mediante l’inserimento sull’aspirazione di sistemi egr e scarichi integranti filtri doc e dpf mentre i secondi sono dei un tre litri e 600 centimetri cubi operanti tramite distribuzioni a quattro valvole per cilindro ed emissionati mediante sistemi “Compact Hi-eScr2” avulsi da egr e compattati in un unico e compatto blocco posto sotto cofano denominato “Ats” che non dà luogo a ingombri anomali e quindi non va a ledere la visibilità dell’operatore.
Tutte le unità risultano mappate in modo da risultare il più possibile generose e lineari in termini di erogazioni come ben dimostrano i valori massimi raggiunti a soli mille e 300 giri per le coppie e a mille e 900 giri per le potenze, connotazioni che in fase di lavoro giocano a favore del contenimento dei consumi e del comfort minimizzando l’uso dei cambi.
Tre diverse trasmissioni
Questi ultimi sui modelli a ruote e cabinati sono disponibili in tre diverse opzioni che diventano sei sui modelli open. La trasmissione base “PowerShuttle” realizza 16+16 rapporti meccanici sincronizzati, che diventano 32+16 installando il gruppo “Dual Command” integrante un hi-lo. Possibile anche disporre di un super riduttore che porta a 44+16 le marce e di inversori elettroidraulici al volante. Sui gruppi più evoluti è inoltre presente il sistema “PowerClutch” per comandare la frizione a pulsante anziché con il classico pedale.
Gli stessi gruppi semi-idraulici sono disponibili anche sui modelli open che però si offrono anche con trasmissioni meccaniche sincronizzate “SyncroCommand” da 16+16 o 28+16 sempre abbinati a inversori meccanici al volante e con un gruppo “Split Command” da 32+16 velocità. Indipendente dalla trasmissione installata la velocità massima su strada è sempre di 40 chilometri/ora e sempre su tutte le macchine sono disponibili il sistema “Park Lock”, per bloccare in automatico il trattore quando lo si deve stazionare in pendenza, e il sistema di alimentazione idraulico per azionare i freni del rimorchio.
Anche assali “SuperStreer”
Una gamma decisamente “customeroriented” in definitiva, peculiarità ulteriormente ribadita dalla possibilità di sostituire gli assali anteriori standard di alcune versioni cabinate con assali anteriori “SuperSteer” ad ampio angolo di volta, 76 gradi, nel caso necessitino doti di manovrabilità superiori o con assali sospesi “Terraglide” nel caso si ipotizzi un frequente uso del trattore per i traini stradali. In linea con le esigenze operative indotte dalla moderna agricoltura specialistica anche le idrauliche che per portate si collocato ai vertici della categoria.
Idrauliche da 82+36 litri/minuto
Già l‘impianto standard eroga in effetti 64+36 litri di olio al minuto, prestazione che può alzarsi a 82+36 litri/minuto opzionando il sistema “MegaFlow”. In entrambi i casi è possibile alimentare fino a un massimo di dieci prese idrauliche posteriori e a richiesta è inoltre disponibile ancheuna presa idraulica a flusso continuo “Power Beyond” in accoppiata a uno scarico libero per il ritorno dell’olio. Non manca la possibilità di dotare le macchine con distributori ventrali e sollevatori anteriori da 15 quintali di capacità, sistemi che si affiancano agli attacchi a tre punte posteriori da 25 quintali di capacità integranti, a seconda del modello, i sistemi “Lift-O-Matic” o “Lift-O-Matic Plus” e controllabili anche in elettronico se necessario, opzione disponibile anche per il già citato sollevatore anteriore.
Vani abitativi al top
I nuovi “T4 V/N/F” cabinati sono equipaggiati di serie con cabine “VisionView” a quattro montanti omologate in classe 4 essendo dotate di sistemi di filtrazione e di ventilazione atti a impedire l’ingresso di polveri, liquidi o gas nocivi. A contenere vibrazioni e rumorosità provvedono invece speciali silentblock che isolano i vani abitativi dalla meccanica assicurando un livello fonometrico dichiarato di soli 71 decibel “A”, il valore più basso in assoluto nel mercato dei trattori specializzati.
I parabrezza panoramici e i cofani ribassati dalle linee affusolate aiutano gli operatori nel controllo visivo della macchina senza costringerli a dover abbandonare con la schiena il confortevole supporto fornito dalle poltrone di guida, regolabili e rivestite con tessuto traspirante. Le cabine vantano inoltre la possibilità di integrare il sistema di climatizzazione con un impianto di aria condizionata, pavimenti piani, pedaliere sospese e volanti regolabili oltre a una disposizione ergonomica di tutti i comandi. Decisamente all’avanguardia poi la strumentazione, di tipo elettronico- digitale in quanto costituita da una sorta di tablet che oltre a fornire tutte le indicazioni necessarie per sfruttare al meglio la macchina funge anche da interfaccia per programmare le risposte funzionali dei gruppi di bordo integrando pure l’eventuale sistema di connessione dati e risultando predisposto per alloggiare anche i cablaggi isobus che realizzano il dialogo diretto fra trattore e attrezzature.
L’elettronica entra in vigna
Tutte le soluzioni di meccanizzazione proposte da New Holland sono oggi fortemente orientate all’agricoltura di precisione. Non sfuggono a tale filosofia i trattori specialistici e le vendemmiatrici Braud, mezzi per i quali il Gruppo ha anche messo a punto uno specifico sistema di riconoscimento dei filari che grazie a segnali di correzione della guida permette alle macchine di percorrere una sola il filare per ogni attività in corso. Ciò evita la possibilità di lasciare file incolte o di fare doppi passaggi nel filari, a tutto vantaggio della produttività e della minimizzazione dei costi di produzione e degli sprechi.
Il sistema rientra fra le soluzioni globalmente proposte dalla piattaforma New Holland “Plm”, “Precision Land Management”, una combinazione di applicazioni digitali, sistemi per il precision farming e soluzioni di connettività che consentono di prendere decisioni intelligenti sulle operazioni agricole svolte dalle macchine e dagli attrezzi aziendali. Le soluzioni “Plm” sono progettate sulla base di tre applicazioni denominate “Campo”, “Flotta” e “ Azienda”. La prima si incentra sulle tecnologie di bordo per rendere più comfortevole e pratico il lavoro in un’ottica di ottimizzazione delle rese e dei costi. “Flotta” aiuta invece a monitorare la produttività e le prestazioni di ogni macchina, attraverso la connettività mentre “Azienda” analizza e pianifica i dati aziendali aiutando gli agricoltori nelle fasi decisionali e gestionali e dell’azienda.
Viticoltura New Holland: le macchine delle meraviglie
Fra le soluzioni New Holland orientate ad accentuare la produttività in ambiti specializzati brillano in particolare le vendemmiatrici Braud, quattro macchine offerte in sette diverse versioni per una gamma che trova al suo vertice il modello “11.90 X Multi”, mezzo che trova nella versatilità di utilizzo uno dei suoi migliori punti di forza.
E’ stato infatti sviluppato per operare anche in frutteti ad alta densità e ben si adatta anche a eventuali utilizzi in mandorleti e oliveti. Sue applicazioni principali e però quelle nei vigneti a filare dove può sfruttare al meglio il suo tunnel di raccolta maggiorato del trenta per cento in larghezza rispetto agli altri modelli Braud e il suo telaio che offre una luce libera da terra di 82 centimetri. All’interno del tunnel operano 42 scuotitori di tipo “Sdc”, “Shaking dynamic control”, capaci di staccare i grappolidalla vite operando con la massima delicatezza,con minime perdite e in maniera selettiva. Il raccolto viene in effetti gestito attraverso diraspatori di ultima generazione che eliminano già in partenza il 99 per cento delle impurità lasciando al sistema pneumatico “Opti-Grape” il compito di immettere nei due serbatoi di raccolta della macchina solo uva.
Robotizzabile sia in termini di gestione sia di attività, Braud “11.90 X Multi” può essere utilizzata anche per vendemmiare prodotti di pregio risultando in grado di far fronte anche a tutte le attività che si devono espletare in vigna se opportunamente attrezzata. Dalle potature ai trattamenti passando anche per i diserbi nel caso fosse installato il sistema New Holland “XPower” che scarica a terra mediante lamelle metalliche energia elettrica a seimila volt fornita da uno specifico generatore. La corrente elettrica raggiunge le radici delle malerbe distruggendo le cellule e i vasi per l’apporto di acqua ma non penetra in profondità e quindi non danneggia le radici della vite. Una tecnologia che rispetta il suolo e la pianta riducendo anche l’impronta di carbonio dell’attività risultando di conseguenza una valida alternativa agli erbicidi chimici e alla lavorazione del terreno per il controllo delle infestanti.
Tornando a “11.90 X Multi” va precisato che opera grazie a motori sei cilindri Ftp Industrial da 182 cavalli di potenza abbinati a trasmissioni idrostatiche “Twin Lock Poclain” che permettono avanzamenti, progressioni e rallentamenti morbidi e regolari oltre che velocità che possono arrivare a quattro chilometri/ora in lavoro e a 30 su strada. Le compattazione dei cui terreni sono inoltre minime in quanto la macchina è equipaggiata con pneumatici “440/80R28” per le ruote anteriori e “650/60R34” per le posteriori, alla sicurezza guardano la trazione integrale e il sistema automatico di livellamento mentre la maneggevolezza è garantita da un automatismo di gestione delle svolte a fine filare attivabile con un comando posto sulla leva multifunzione che governa il cantiere di lavoro.
Agendo su di esso la macchina viene portata all’altezza preimpostata per la svolta e gli scuotitori si arrestano. Da segnalare le cabine “Best in Class” a tenuta ermetica e climatizzate, le poltrone di guida a sospensione pneumatica e la possibilità di attrezzare il cantiere con il sistema di tracciamento gps “RowTracking System” atto a localizzare i tracciati dei filari sollevando l’operatore dalla necessità di controllare lo sterzo.
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Titolo: Viticoltura, ecco i mezzi specialistici di New Holland
Autore: Redazione